Thursday, April 06, 2006

basta basta basta

la giornata inizia sempre così: con un basta!
prendo il treno con altre 4 babbione, qs mattina munita di quotidiano per contrastare la logorrea monotematica (figlia-marito) di una.
200 mt prima di entrare in stazione cade la linea elettrica, ritardo di 40 minuti: argh, la convivenza forzata oltre i 28 minuti fa cadere la moratoria sulle elezioni, la composizione del gruppo (a cui si aggiunge un ferroviere) non rispecchia lo schieramento parlamentare: Udicina, Fascia, Forzista contro la sottoscritta (che devo ancora decidere se darlo ai verdi o a Prodi) e il Ferroviere.
Dopo 8 minuti in perfetto stile Treno-a-Treno (con un agghiacciante affermazione della Fascia "tu che hai figli come fai a votare Luxuria" che mi apre panorami di comprensione sul livello medio italiano), per fortuna la Capotreno ci interrompe, ma solo per dirci che ne avremo per altri 30 minuti. A quel punto i due schieramenti si compattono contro il partito unico TI (non ci sono più le FFSS, oggi c'è TrenItalia).
Inizia anche a piovere, coglioni e sfigati. Non c'è male. In più ho la sciatalgia, o lombalgia, o non lo so ma la gamba destra fa un male cane. uau, si riparte. Il sottopassaggio è la solita bolgia, non sopporto più i treni, i pendolari, le stazioni, gli studenti in gita, i vacanzieri, i trolley (dovrebbero sottoporre gli acquirenti ad un esame su come si porta il trolley: fateci caso, generalmente a più di un metro dal corpo, munito di rostri trancianti i collant delle altre).
Basta.

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