Monday, June 26, 2006

Io Bamboocha? Mai più!

Sono una fervida consumatrice di chinotto il cui retrogusto amarognolo mi riesce più gradito del dolciastro della CocaCola.
Di solito compro Chinò, ma qualche giorno fa ho cambiato supermercato ed avevano solo quello targato Fanta (CocaCola). Vabbè, pazienza. E' grossomodo uguale all'altro.
Solo che, ieri sera, mentre cenavo in solitaria, mi è caduto l'occhio sull'etichetta, e lì ho letto il regolamento della promozione che imperversa in tv. Stay bamboocha!
Dunque, bisogna raccogliere un certo numero di codici, inviarli (o telefonare, non ricordo), e si può vincere una vacanza x 4 in un club. Fantastico.
Peccato che possano partecipare solo persone che dai 16 ai 35 anni. Grande. Ne ho 41 e, visto che non mi considerano un loro target (= consumatore) non comprerò più nè ChinottoFanta nè la FantaFanta. Chi non mi vuole, non mi merita.

Friday, June 23, 2006

come trasformare un settimanale femminle in uno strumento di rincretinimento

Oggi niente treno, ma giornali da treno.
Il mio viaggio è di mezz'ora, sono un'insaziabile divoratrice di libri, ma non sempre riesco a concentrarmi a sufficienza, soprattutto con questo caldo. Per cui compero un quotidiano oppure mi prendo dall'ufficio un femminile. Bene, il meno cretino mi è sempre sembrato Grazia.
Ultimamente ha avuto una svolta delirante (tipo sostituire come opinionista Miriam Mafai con Claudio Baglioni, una scelta che è un programma elettorale ....)
Mi è sempre piaciuta più degli altri femminili, meno casalinga, meno scontata, un pizzico glamour. Ho seguito le sue giravolte per ricollocarsi dopo gli sconquassi degli allegati ai quotidiani, i riposizionamenti per andare incontro al pubblico.

10 motivi per cui Grazia non mi piace più.
1) rubrica CERTE COPPIE: chissenefrega
2) grazia mixatutto: uno sforzo sull'attualità un po' meno modaiola e becera potreste farlo
3) a essere sincera: Anselma Dell'Olio. Ok, la destra ha perso le elezioni, quindi gli sforzi sotterranei per sostenerla presso l'elettorato femminile messi in atto prima possono essere anche abbandonati. E, vi prego, non negate. So leggere i giornali, se non altro per lavoro, e so riconoscere i palinsesti. INoltre, se proprio volete dare la voce ad una reazionaria-chic chiedetelo alla Maestra: Oriana Fallaci.
4) successiva 4-5 servizi su "ragazze che ci piacciono": piacciono a chi? attricette, modellette, soubrette, una politica ogni tanto o moglie di politico che dice niente di fondamentale. Noiosi, sono servizi noiosi. Da un numero a caso: Keira Knightley, Iman, Scarlett Johansson, Shakira, Sienna Miller. compro Chi se voglio leggere delle cretinate ....
5) successivi articoli/interviste: vogliamo fare qualche domanda documentata, piuttosto che il tema libero "Mi parli di sè"? Quando Jo Champa dice che il padre per non viziarla non le ha comperato a 15 anni un Rolex, o che incontra Gwyneth Paltrow dall'estetista, beh, ci interessa così tanto?
6) il tono è supponente, la grafica carente: Va benissimo cercare di avere un tono più glamourous, più chic, più da sex-and-the-city (accessori da mantenere in equilibrio, le bretelle suscitano sempre interrogativi erotici negli uomini), ed usare fotone e titoloni. Ma bisogna sapere scrivere e sapere impaginare. Per quella grafica, la rivista dovrebbe essere + larga e +alta di 10 cm, e con molto più uso del bianco. Dà il mal di testa.
7) vi prego, smettetela di prendere delle squinzie come testimonial di come vestirci e truccarci ...
8) La sezione Cose che è bello sapere è un incubo: per la pochezza delle info, per la grafica nemica degli astigmatici.
9) della sezione Uomini (inutile) vi chiedo solo per pietà di convincere Filippo Facci a sostituire la sua foto in stile Bruce-Chatwin-della-mutua .... la sua rubrica, beh, gli uomini sono così, quelli perlomeno che ragionano con le palle, per cui già se ne incontrano per strada, non vedo perchè dovrei ammorbarmi leggendola se non per trovare conferma?
10) quando avete sostituito Miriam Mafai con Baglioni eravate sotto l'effetto dell'Extasi? O vi eravate fatte di Roipnol? O uscivate da una full immersion nell'opera omnia del Maestro?

Monday, June 19, 2006

Fare la spesa mentre gioca la nazionale

Mi sembrava un'ideona, di quelle di cui ti senti fiera per 10 anni, come sono furba io!
Premessa: ho pensato, sabato alle 21 gioca l'Italia, ergo se vado a fare la spesa alle 20,30 non ci sarà nessuno perchè saranno tutti in postazione davanti alla tv. Niente ressa nell'ipermercato, niente fila alle casse.
Un'ideona, davvero.
Svolgimento: l'iper era non troppo affollato, ma alle casse - ore 20,30 - c'era una fila media di 8 carrelli (roba che neanche per i saldi!). Penso: si smaltiranno in un'ora .... Riempio il carrello meditando le offerte, comparando i prezzi, leggendo le etichette, senza fretta, ponderando gli acquisti e lo stato della dispensa. Persa in questa spesa così diversa dal mio arraffa-e-butta-nel-carrello, non ho calcolato che anche i dipendenti volevano andarsene a casa a vedere l'Italia. Nel settore verdura stavano già smantellando le aree dei pomodori e dell'insalata, ho dovuto impormi per riuscire ad aggiudicarmi 5 cetrioli. Nell'Area Techno ci siamo litigati a male parole i servizi dell'unico addetto munito di chiavi, per scoprire che non aveva accesso alla vetrinetta delle stampanti, ma a quella dei cellulari. Mancava mezz'ora alla chiusura e dietro di noi spegnevano i reparti come luci di un Natale ormai passato.
Fine: mi dirigo baldanzosa alle casse, 12 carrelli + 2 file laterali. Provo ad un'altra cassa che sembrava più abbordabile, 10 carrelli compatti con non meno di 150 mercanzie cadauno (io confido sempre nei cartoni dell'acqua). Mi metto in fila, chiedendomi chi cavolo sta guardando l'Italia, saranno mica tutti extracomunitari questi qua in fila con me?! Dopo 15 minuti e 3 carrelli avanzati, abbandono la preda e me ne vadomi dispiace solo che pensino che ho abbandonato il carrello per andare a vedere la partita. Partita che sicuramente staranno guardando gli addetti dell'iper, ed anche i dirigenti visto che non se ne vede uno. Vista l'ora, visto che non abbiamo la spesa, decidiamo di mangiare da McDonald. AH, AH, Ah: c'è un solo, miserabile panino a disposizione. Finite anche le patatine fritte. Ci rivolgiamo a Spizzico: sta chiudendo, la pizza è finita.
E' chiaro che l'Italia ha perso per un unico motivo, gli 11 in campo sono innocenti: le contumelie della sottoscritta.

Friday, June 16, 2006

Le porte non si aprono

Siete sull'Eurostar.
Stazione di arrivo.
Il treno si ferma.
La ressa umana di fronte alla porta automatica preme.
Le porte non si aprono.
Pulsante. Pulsante.
La ressa ringhia.
I più scafati dicono di aspettare che si illumini il rosso. Con il verde non si apre (mistero).
Le porte non si aprono.
Pulsante. Pulsante.
La ressa scalpita.
La ressa spinge.
Passano i secondi, 10, 20, 30, 40.
Le porte non si aprono.
La ressa rissa.
Ding! Finalmente si aprono.

Sapete perchè non si aprivano? Guasto? No. Fretta.
Il capotreno finisce il turno e si scapicolla giù dal treno. Dimenticandosi di spingere il bottone che sblocca l'apertura delle porte. Finchè non sale in nuovo capotreno che si accorge della dimenticanza e sblocca le porte. Ritardo accumulato, un paio di minuti. Servizio fornito, pessimo. Servizio percepito, sgrunt!

Thursday, June 15, 2006

Prenotazione Eurostar

Questo post è dedicato al delicato tema delle prenotazioni Eurostar. Ci sono corsi post-universitari per impratichirsi, ma la prima lezione è gratis.

Regola n. 1 - questa è fondamentale. EVITATE LA PRENOTAZIONE TELEFONICA. E' più cara di un Rolex e generalmente non trovano mai l'orario che volete voi. Gli operatori sono di una gentilezza squisita, forse perchè il costo è a secondi ....
Regola n. 2 - non pensate che per il semplice fatto che voi dovete andare da A a B e volete prendere il treno (perchè non avete voglia di guidare, perchè volete essere ecologici, per i fatti vostri), ebbene, non pensate che ci sia proprio un treno diretto da A a B. Potrebbero essere necessari dei cambi.
Regola n. 3 - Per chi prenota in stazione. I ferrovieri addetti al front-line (alla trincea) sono l'equivalente del vostro pc, non pensano, eseguono in base ai dati che date loro. Se dite "devo andare a Milano" il loro benevolo sguardo esprimerà un chissenefrega, MA non vi faranno domande. Dovete essere voi a dare gli altri input "Bologna-Milano, andata, 2a, Eurostar, alle 8".
Regola n. 3bis - Non è detto che ci sia posto sul treno. L'Eurostar è a prenotazione obbligatoria, se è pieno prendete quello dopo, o quello dopo ancora, o quello dopo ancora.
Regola n. 3ter - L'Eurosta è pieno, ma voi dovete essere a Milano alle 10. Ok, c'è un Intercity? Si, il Plus a prenotazione obbligatoria (una vera autentica certificata fregatura). E' pieno anche quello.
Regola n. 3quater - Dovete essere a Milano alle 10, in macchina eravate già arrivati alla Tangenziale. Vi propongono l'Intercity Biz, una meraviglia di treno sempre vuoto. Telocredo! Costa più dell'Eurostar, ma ha connessioni internet anche nei bagni, servono vero caffè, nei bagni c'è la cartaigienica morbida ed il sapone profumato, i sedili sono larghi come poltrone frau, e non fa fermate intermedie. Se potete rinunciare ad un rene per pagarvi il biglietto, arrivate a Milano per le 10!
Regola n. 4 - munitevi di contante. Gli sportelli accettano carte di credito e bancomat, ma di solito il vostro sportello ha fuori uso uno dei 2 strumenti. Voi avete proprio quello. Lo sportello di fianco potrebbe gentilmente cooperare, ma la fila rumoreggia. Voi vi alterate, ma come nel 2000 come è possibile etc. solo in Italia si paga in contanti, la fila inizia ad estrarre corpi contundenti, il ferroviere dice "il prossimo", e voi vuotate tasche, borse, etc. alla ricerca degli euri.
Regola n. 5 - avete il biglietto in mano, leggete il numero di carrozza e la poltrona PRIMA di salire sul treno, eviterete di bloccare il corridoio e farvi tutto il treno in risalita.

Prossima lezione, prenotazione on line (e qui c'è da ridere).

Friday, April 07, 2006

oggi a lezione di Eurostar e trolley!

Dal momento che sugli Eurostar c'è il numero chiuso come nelle facoltà di medicina, perchè non si può istituire un test di accesso per verificare l'abilità degli utenti (e lasciare a terra gli imbranati)?
Sul biglietto vengono chiaramente riportati: ora, n. carrozza, posto.
Orbene, questa mattina una signora questionava con un povero cinese seduto al posto 50 nella carrozza 7 che quello era il suo posto (della signora). Dato il baccano siamo intervenute: la signora aveva equivocato: stava leggendo l'ora di partenza, 7:50, e non il posto. Il fatto che ci fosse scritto chiaramente non significa niente: un sacco di gente sale sulla carrozza n. 2 (equivocando sul fatto della 2a classe), risalendo poi tutti i 12 vagoni del treno come salmoni nella stagione degli amori, trascinandosi dietro trolley e valigioni.
Ecco, riparliamo dei trolley: andrebbero aboliti. Questi prolungamenti del corpo umano che i proprietari gestiscono come i T-rex usavano la coda: facendoli sbattere all'impazzata a destra e sinistra, falciando caviglie, falcidiando famiglie, frattagliando bambini. Li vedi nel sottopassaggio: corrono scomposti verso il binario (la voce degli annunci li getta nel panico per cui non colgono il messaggio che dichiara il ritardo), trascinandosi un rimorchio impazzito, lo sbudellano sulle scale, emergono sul binario sudati fradici e scoprono che il treno ha 10 minuti di ritardo!

Torniamo ai vecchi borsoni a tracolla!

Thursday, April 06, 2006

basta basta basta

la giornata inizia sempre così: con un basta!
prendo il treno con altre 4 babbione, qs mattina munita di quotidiano per contrastare la logorrea monotematica (figlia-marito) di una.
200 mt prima di entrare in stazione cade la linea elettrica, ritardo di 40 minuti: argh, la convivenza forzata oltre i 28 minuti fa cadere la moratoria sulle elezioni, la composizione del gruppo (a cui si aggiunge un ferroviere) non rispecchia lo schieramento parlamentare: Udicina, Fascia, Forzista contro la sottoscritta (che devo ancora decidere se darlo ai verdi o a Prodi) e il Ferroviere.
Dopo 8 minuti in perfetto stile Treno-a-Treno (con un agghiacciante affermazione della Fascia "tu che hai figli come fai a votare Luxuria" che mi apre panorami di comprensione sul livello medio italiano), per fortuna la Capotreno ci interrompe, ma solo per dirci che ne avremo per altri 30 minuti. A quel punto i due schieramenti si compattono contro il partito unico TI (non ci sono più le FFSS, oggi c'è TrenItalia).
Inizia anche a piovere, coglioni e sfigati. Non c'è male. In più ho la sciatalgia, o lombalgia, o non lo so ma la gamba destra fa un male cane. uau, si riparte. Il sottopassaggio è la solita bolgia, non sopporto più i treni, i pendolari, le stazioni, gli studenti in gita, i vacanzieri, i trolley (dovrebbero sottoporre gli acquirenti ad un esame su come si porta il trolley: fateci caso, generalmente a più di un metro dal corpo, munito di rostri trancianti i collant delle altre).
Basta.